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In questo articolo, da un lato scopriremo come il sole e il vento -sia in autunno che in primavera- tendono a creare un rimescolamento d’acqua chiamato circolazione stagionale e dall’altro, cosa molto importante, impareremo ad utilizzare questi fenomeni a nostro vantaggio.
Siete pronti?
Partiamo.
La localizzazione delle carpe è un aspetto fondamentale che condiziona ogni sessione di carpfishing in qualsiasi luogo e in qualsiasi condizione climatica.
La carpa, non riuscendo a produrre calore da sé (in quanto pesce ectotermico), è costretta ad adattarsi alla temperatura dell’acqua.
Ed è proprio per questo motivo che si sposta continuamente lungo lo strato che ritiene più congeniale alla sua sopravvivenza.
Ovvero, strati d’acqua più caldi e con più ossigeno.
Detto ciò, se vogliamo trovare una carpa, dobbiamo capire in quale preciso strato si trovi.
Ovviamente, trovare la zona di comfort della carpa non è facile.
Infatti, bisogna conoscere molto bene non solo lo spot, ma anche le abitudini delle carpe che esso contiene.
Sarà sicuramente capitato anche a te – durante la stagione autunnale di pesca – di modificare la profondità, l’esca o la presentazione, ma inutilmente l’avvisatore restava lì più muto di Rambo durante la tortura con la rete elettrica.
Eppure, saltano.
E tu le vedi, ma non c’è verso di farle mangiare.
E allora cosa bisogna sapere?
Prima di cadere nel tranello della pallina magica, che funziona ovunque, voglio chiederti una cosa:
Sei stanco di pubblicare solo foto delle canne da pesca, o di tramonti, con scritto “relax”?
Se sì, continua a leggere.
È giunto il momento di cambiare rotta e stravolgere quello che finora hai sentito dire sul Carpfishing.
Se veramente vuoi che tutto il tempo e i soldi spesi abbiano un senso, devi rinnovare il tuo approccio verso questa tecnica, in maniera più scientifica e meno approssimativa.
LA CIRCOLAZIONE STAGIONALE NEI LAGHI
La circolazione stagionale è un concetto fondamentale della limnologia che dovresti conoscere (la scienza che studia le acque continentali).
Ora, ti spiego con poche parole, e senza tecnicismi, di che cosa si tratta.
Durante l’anno, i laghi subiscono continuamente l’influenza del sole e del vento, i quali tendono a creare strati d’acqua con diverse temperature.
Questo processo si verifica principalmente in estate e in inverno.
Con i laghi stratificati, le carpe stazionano nello strato che ritengo migliore alla loro sopravvivenza.
Le probabilità di cappottare, se non peschi a quella determinata profondità, sono veramente alte.
Ma, ci sono due momenti dell’anno in cui questi strati scompaiono e tutta l’acqua del lago si rimescola.
Siamo di fronte alla CIRCOLAZIONE AUTUNNALE e PRIMAVERILE.
- Summer = Estate
- Spring = Primavera
- Fall = Autunno
- Winter = Inverno
Durante l’autunno e la primavera, gli strati d’acqua tendono a rimescolarsi completamente, rendendo omogenei due fattori:
- La temperatura;
- La quantità di ossigeno disciolta nell’ acqua.
La circolazione avviene perché gli strati superficiali si raffreddano e “collassano” verso il basso, producendo così la risalita verso l’alto degli strati più bassi e più caldi.
In pratica, la circolazione è dovuta alla variazione della densità dell’acqua.
Questo fenomeno può durare alcuni secondi, ma ci sono casi in cui la sua durata è maggiore.
Prendiamo come esempio il caso del lago di Albano (per molti noto come Castel Gandolfo), dove circa dieci giorni fa la popolazione locale ha assistito – per quasi un’ora – alla formazione di un mega mulinello, generato proprio dal rimescolamento delle acque di cui vi sto parlando.
Una volta che le acque si sono mescolate, la carpa può sostare a qualsiasi profondità senza preferire uno strato in particolare, poiché la temperatura e la quantità di ossigeno sono pressoché identiche a qualsiasi profondità.
CONCLUSIONI
Inutile dirti che in questa situazione è molto più facile poter catturare una carpa.
Il motivo è semplice: le carpe perlustrano tutte le profondità alla ricerca di cibo.
Visitano anche strati che, probabilmente, non perlustravano da tempo a causa della scarsità di ossigeno.
Quindi, muovetevi prima che arrivi il generale inverno a stratificare di nuovo le acque dei laghi.
Inoltre, consiglio di utilizzare palline nutritive ed evitare le attrattive.
Bisogna usare palline proteiche, in quanto la carpa – preparandosi per l’inverno – ha bisogno, e si nutre, di molte più proteine.
Se ti stai chiedendo quali sono le boiles nutritive, ti consiglio di leggere anche questo articolo: “La differenza tra palline nutritive e attrattive”. (Clicca qui)
Come hai potuto intuire, conoscere l’ambiente in cui vive la carpa e quali sono le sue necessità, può costituire un forte vantaggio.
Buttare semplicemente un terminale in acqua e fissare il lago senza una logica, può renderti felice, ma farti cappottare.
Se avete poco tempo, non pensate sia sbagliato usarlo in questo modo?
Per questo motivo ti consiglio di continuare a leggere e ad informarti sulla biologia della carpa, sulle tecniche più catturanti, sull’attrezzatura migliore.
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Se ti è piaciuto l’articolo, e vuoi approfondire la biologia della carpa, puoi leggere questi articoli:
- Cosa induce la carpa ad aspirare la tua esca (Clicca qui);
- Come funziona la vista della carpa (Clicca qui);
- Stai attento a non saziarle! (Clicca qui);
- Perchè le carpe saltano? (Clicca qui);
- Differenza tra boiles nutritive e attrattive (Clicca qui)
- 5 consigli che possiamo imparare da Tom Dove (Clicca qui);
Fanne buon uso.
Good Vibes,
Valentino
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