Quando ho visto, per la prima volta, del sale in busta su gli scaffali di un negozio di pesca, sono sincero, ho sorriso un pò. Perchè si potesse acquistare del sale in un negozio di pesca, per me era illogico.

Come tutte le novità proveniente dall’Inghilterra, mi sono fatto una domanda, semplice, lineare: PERCHE? Perché un carpista dovrebbe acquistare del sale in un negozio di pesca e, con tutta probabilità, pagarlo molto di più rispetto al sale che si trova al supermercato? Qual è il motivo?

Ricordo perfettamente che, nei primi video prodotti da Korda, Danny Fairbrass aggiungeva sale da cucina ai suoi “intrugli” da spoddare. Credo che lo facesse per una ragione specifica: aumentare la sapidità e stimolare le carpe ad alimentarsi. Quello che è sopraggiunto dopo, invece, era qualcosa di diverso.

Gemme di sale, e non il classico sale da cucina.

Spinto dalla curiosità, mi sono informato meglio sull’argomento. Mi mancavano dei tasselli del puzzle per capire il nesso tra “sale e carpa”.

Ho scoperto che, in realtà, il sale utilizzato da alcuni famosi anglers d’oltremanica è salgemma. Il salgemma è un minerale puro composto essenzialmente da cloruro di sodio, ottenuto grazie a un processo di estrazione da grotte e miniere dove l’acqua salata di mari che evapora origina veri e propri banchi. Due sono le grandi differenze tra salgemma e  sale marino:

  • è di colore nocciola (bianco, quando è trattato)
  • non contiene iodio

Il salgemma è presente in natura per cui le carpe se ne nutrono. Il motivo? E’ indispensabile alla loro crescita. Niente di più semplice, se ci pensiamo. Anche noi abbiamo bisogno di calcio, giusto?

Tendiamo sempre a correlare l’accrescimento alle proteine, ma non è cosi. Capito il motivo, il salgemma è il minerale che più si avvicina a quelli che i pesci trovano nei fondali e di cui si nutrono. Come possiamo utilizzarlo, dunque?

  • aggiungerlo negli spod mix
  • aggiungerlo nelle granaglie
  • aggiungerlo negli stick-mix
  • aggiungerlo alle boilies, dopo averle bagnate

L’unica accortezza è di utilizzare un buon salgemma, non sbiancato e non trattato, altrimenti potremmo avere l’effetto opposto, ovvero l’allontanamento dei pesci. Altri tre consigli sull’uso del salgemma:

  • utilizzatelo maggiormente su fondali ghiaiosi e chiari
  • in inverno ha una marcia in più
  • aggiungete, assieme al salgemma, altri additivi in polvere (betaina, glm extract ecc.)per migliorare il profilo nutritivo

La conoscenza della carpa, delle sue abitudini, delle sue necessità, ci aiuta nella ricerca di nuove strategie e prodotti. Senza la spinta della “curiosità” di tanti carpisti inglesi, ora staremmo ancora a pesca con polenta e vermi.

La stessa curiosità deve contraddistinguerci quando andiamo a pesca, quando rolliamo una boilies o quando costruiamo un terminale. Del resto, se stai leggendo questo articolo, sei sicuramente un carpista curioso.

Per cui, se non l’hai già fatto, leggi gli altri articoli del blog e condividili con i tuoi compagni di pesca. E’ importante che le informazioni si diffondano.

 

Good Vibes!

Valentino D’Intino