La pesca delle carpe ha differenti gradi di difficoltà durante l’anno. E’ sicuramente più facile catturare le carpe in estate piuttosto che inverno, quando vanno in letargo, si fermano sul fondo e non mangiano per mesi.
Tranquillo, non sono impazzito.
Ho volutamente scritto il luogo comune più gettonato tra i carpisti che cappottano in inverno. Da decenni ormai sappiamo con certezza che le carpe non vanno in letargo, eppure continuo a sentire di carpisti che giustificano i cappotti con frasi del tipo “non ha mangiato perché sente freddo” oppure “forse ci voleva un’esca invernale“.
Personalmente non credo sia il modo corretto di affrontare il problema. Non dobbiamo cercare giustificazioni, tanto meno fondare gli insuccessi su false informazioni. E neanche dovremmo ridurci a pane e acqua per poter comprare esche diverse ad ogni uscita nella speranza di imbroccare in quella “magica” che ci faccia scappottare.
Ovviamente sei tu a decidere. Puoi continuare ad ascoltare chi credo ancora al letargo delle carpe o seguire una piccola schiera di carpisti italiani che si informa e non si arrende nonostante le basse temperature.
Spero tu abbia deciso di appartenere al secondo gruppo. Ad ogni modo, guarda i risultati di questo studio scientifico e fatti un’idea di quello che è l’inverno per le carpe.
Dopo aver “chippato” i pesci di un piccolo bacino tedesco, i ricercatori dell’ IFISHMAN hanno studiato il loro comportamento. Le carpe hanno mostrato un’elevata attività di nuoto senza segni di letargo. Durante la notte i pesci sono rimasti isolati o in piccoli gruppi vicino alla riva ad una profondità di circa quattro metri. I pesci sono passati all’acqua aperta durante il giorno, dove hanno nuotato attivamente a una profondità massima di otto metri (che corrisponde al fondo).
Perché la carpa sia rimasta così attiva nell’acqua fredda – con un metabolismo ridotto – rimane ancora un mistero per gli scienziati. Il video mostra un esempio del comportamento della carpa in un periodo di sette giorni a Novembre 2015 e a una temperatura dell’acqua di circa 7°C. I puntini rossi sono carpe che potrebbero essere state catturate pescando nell’estate del 2014, mentre i puntini blu carpe non catturate durante lo stesso periodo di pesca. In termini di attività e uso dello spazio, i pesci catturati e non catturati non hanno mostrano differenze.
Cosa ne pensi? Per lo meno, ho messo in dubbio le tue credenze?
Credo che al momento sia ancora impensabile conoscere ogni aspetto della carpa, ma è anche vero che più informazioni abbiamo e più ci avviciniamo alla realtà. Non dobbiamo pensare di risolvere ogni problema con l’uso dell’ultimo terminale alla moda o l’esca “studiata per la stagione fredda” o, peggio ancora, appendere le canne al muro fino alla primavera.
I problemi si risolvono ragionando e, soprattutto, provandoci e credendoci.
Ecco perché il mio negozio è “diverso” da qualsiasi altro. Attraverso il blog, la pagina Facebook e il canale Youtube condivido con i carpisti “pensanti” tutto le informazioni utili per raggiungere i migliori risultati. Non voglio che tu pensi che sia qui a fare beneficienza, ma credimi se ti dico che un cliente formato e pensante è un cliente con cui poter pianificare una strategia di successo.
Se restia bloccato alla vecchia scuola dei “la carpa mangia tutto” “la carpa è un maiale di lago” “la carpa va in letargo in inverno” “la carpa si abitua a tutto quello che le do” rischiamo di ritrovarci a mangiare le castagne davanti al camino mentre qualche carpista solleva pesci over 20kg.
Decidi ora cosa vuoi diventare.
Guarda il video >>> QUI
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