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In questo articolo parleremo di un semplice test che ci darà la conferma sul funzionamento di una nostra montatura.
Dunque, qual è questo test?
Prima di parlarne, vediamo brevemente la differenza tra la classica pesca a fondo e il Carpfishing.
1 – La pesca a fondo classica:
Questa si pratica con piombi sferici bucati del peso di circa 20 o 30 gr e, non appena si percepisce che la carpa ha l’amo in bocca, si attende qualche istante e poi si ferra.
A volte questa procedura va bene, ma spesso e volentieri si sbagliano le tempistiche anticipando o posticipando il momento giusto.
2 – Il Carpfishing:
Questa tecnica ha di fatto rivoluzionato questo sistema, lasciando al piombo il compito di ferrare il pesce al posto nostro.
Quindi, le cose si sono semplificate?
No, non è proprio così.
In realtà, abbiamo spostato l’attenzione dalla ferrata manuale (classica pesca a fondo) all’auto ferrata del piombo (fondamentale per l’autoferrata nel Carpfishing).
Per cui, adesso, su cosa dobbiamo spostare la nostra attenzione?
L’attenzione va spostata sul rapporto tra amo e piombo, ed è proprio questo punto che va perfezionato e studiato “a tavolino”.
Ad esempio, non possiamo pensare di utilizzare un piombo di 50gr e un amo del n°2 giustificandolo con una pescata a pochi metri da riva.
Questo errore è tra i più frequenti.
Il piombo svolge un’azione fondamentale che non può essere trascurata.
Per di più, oltre al peso, ci sarebbero altri aspetti e caratteristiche del piombo (come ad esempio il baricentro) che andrebbero considerate, ma ne parleremo in altri articoli di approfondimento.
A questo punto, chi è ancora del parere che nel carpfishing il peso del piombo sia ininfluente?
Spero nessuno.
Bene, per prima cosa dobbiamo comprendere in quale maniera “lavora” il piombo.
COME “LAVORA” IL PIOMBO
Nel momento in cui la carpa aspira il nostro innesco, c’è un intervallo di tempo in cui il pesce continua ad aspirare e, contemporaneamente, a spostarsi.
Nell’attimo in cui il terminale si distende completamente, il piombo comincia a sollevarsi da terra, facendo penetrare l’amo nel labbro inferiore della bocca della carpa.
Ci siamo. L’amo si è conficcato.
Ma cosa può succedere in questi istanti?
Ci sono variabili infinite che concorrono in questo momento, ma cerchiamo di semplificare ipotizzando due casi che si verificano maggiormente:
Caso A:
L’amo, sotto la spinta del piombo, entra nel labbro fino alla curvatura. La carpa si dimena per togliersi quel “fastidio” dalla bocca e contemporaneamente si sposta, causando l’azionamento degli avvisatori.
Noi ferriamo e l’amo ruota nel labbro, penetrando per tutta la sua lunghezza.
Caso B:
L’amo, sotto la spinta del piombo, entra solo in parte nel labbro. La carpa, con i suoi movimenti, ci avverte dell’abboccata per cui ferriamo.
L’amo, invece di ruotare, tende a strappare la porzione di carne del labbro.
L’insuccesso in questo secondo caso va attribuito alla scelta errata del peso del piombo.
Inoltre, la scelta errata del piombo può portare ad altri spiacevoli avvenimenti che SICURAMENTE avrai vissuto anche tu!
Sarà sicuramente capitato almeno una volta anche a te di:
- assistete ad una partenza fulminea con conseguente ferrata a vuoto, come se avesse abboccato una carpa fantasma;
- slamate la carpa qualche secondo dopo aver ferrato;
- avete continui segni d’abboccata per diversi secondi e poi il nulla.
In questi casi, siamo portati a pensare che l’amo non sia buono o che ci siano scardole e carassi sopra i nostri inneschi.
In pochi ipotizzano di aver sbagliato la grammatura del piombo.
Per cui, anche se ci vuole molta esperienza “sul campo” per scegliere la grammatura giusta, possiamo ricorrere ad un piccolo test prima di poggiare la lenza in acqua.
TEST PER LA SCELTA DEL PIOMBO
Questo test ci risparmierà una probabile slamata per cui, specialmente se si è agli inizi con la tecnica del Carpfishing, consiglio vivamente di effettuarlo.
Tra l’altro, è estremamente semplice ed intuitivo.
Siete curiosi di sapere come si fa?
Bene, la curiosità è l’argilla con cui è formata tutta la conoscenza (cit.)
Passiamo ai fatti.
Adagiate il vostro terminale e il piombo già connesso alla lenza madre su un tavolo.
Ora prendete l’amo e appoggiate la punta sul polpastrello del dito indice, come se voleste allamarvi.
Provate a sollevare il piombo e noterete che:
- l’amo comincerà a penetrare nel dito, di fatto impedendovi di alzare il piombo anche di qualche millimetro;
oppure
- l’amo resterà poggiato con la punta sul dito, di fatto facendovi sollevare il peso senza sentire dolore.
E’ evidente che se non riuscite a sollevare il piombo, avete scelto la grammatura giusta per quell’amo.
Sadicamente, se continuaste a sollevare il piombo, l’amo entrerebbe nel dito fino alla sua curvatura. Perfetto!
Ovviamente, evitate XD
Il test è molto utile per evitare errori grossolani, come adoperare grammature tipiche del feeder con ami tipici del Carpfishing.
N.B. – Per di più questo test ci fa’ riflettere molto su altri aspetti del sistema amo / grammatura del piombo.
Per esempio ci dimostra che:
- se facessimo il test con un amo nuovo occorrerebbero meno grammi rispetto a quelli per un amo usato. Ecco l’importanza di variare la grammatura o provare ad affilare l’amo;
- se utilizzassimo un piombo in-line (quando possibile) avremmo maggior probabilità di ferrata;
- se utilizzassimo piombi di forma compatta, l’effetto di auto-ferrata sarebbe più rapido;
- se utilizzassimo ami con sezione più spessa richiederebbero maggiori grammatura se paragonati ad ami dello stesso numero, ma più sottili;
- se dovessimo lanciare molto lontano, non avremmo nessun problema ad aumentare la grammatura del piombo rispetto a quella necessaria per l’auto-ferrata;
- se fossimo “costretti” dalle circostanze ad usare grossi ami, e di conseguenza grossi piombi, ci preoccuperemmo di usare le lead clip, così da perdere il piombo in fase di recupero. Ad ogni modo è sempre meglio qualche grammo in più che in meno.
Sono certo che la prossima volta che andrete a pesca, anche solo per curiosità, proverete a fare il test.
N.B. – Se vi è piaciuto l’articolo, e volete approfondire la biologia della carpa, potete leggere questi articoli:
- L’aroma è tuo nemico se lo scegli con il naso (Clicca qui);
- Cosa induce la carpa ad aspirare la tua esca (Clicca qui);
- Come funziona la vista della carpa (Clicca qui);
- Le carpe ci ascoltano? (Clicca qui);
- Perchè le carpe saltano? (Clicca qui);
Fatene buon uso.
Good Vibes!
D’Intino Valentino
Solo un anno che pesco in cava per miei problemi e uso canne da tre libre lanciando sacchetti in pva da 6per12 o7per 14 e uso piombi di 60/70 grammi e mi sembra quasi un pochino troppo.lei che dice?grazie
Ciao Riccardo, diamoci da subito del tu.
Il peso del piombo andrebbe scelto in fuzione della distanza di lancia, ovvio, ma anche del numero/forma dell’amo per via dell’autoferrata. Per cui, se sai di pescare con le 12′ 3lb, scendo con il peso del sacchetto e del numero dell’amo cosi da non aver problemi di lancio e allamata.
Valentino