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In questo articolo parleremo di cosa sono gli aminoacidi e che ruolo hanno nel processo di attrazione della carpa.
Quando ho iniziato a praticare il Carpfishing mi sono appassionato al “self-made”.
Però c’era un problema.
All’epoca non c’erano tutti questi articoli che ti spiegavano le ricette delle boiles e le sue componenti.
Chi si faceva le palline era alla continua ricerca di ricette oscure, agenti segreti, additivi miracolosi, ecc.
Il mix più usato era il 50/50 (soia tostata, semolino, latte in polvere, polenta bramata) con un’aggiunta sostanziosa dell’aroma.
Poi un giorno, leggendo una ricetta, mi stupii di trovare gli amminoacidi nella lista degli ingredienti delle boilies.
N.B. – Tra l’altro, da poco ho saputo che fu Rod Hutchinson il promotore degli amminoacidi nelle boilies.
Siccome a quei tempi andavo in palestra e prendevo gli amminoacidi ramificati per accrescere la massa muscolare, feci subito l’analogia aminoacidi = crescita.
Ipotizzai che gli amminoacidi nelle boilies servissero a “nutrire” le carpe.
Però, a farmi cambiare idea è stata la scoperta della “chemorecezione“, cioè la capacità delle carpe di percepire le sostanze chimiche disciolte nell’acqua.
Da quel momento in poi, gli amminoacidi ebbero per me tutt’altro significato.
Una finalità diversa.
Era chiaro che questi giocavano un ruolo chiave nel processo di attrazione e non solo nella nutrizione.
Prima di andare avanti con il discorso, definiamo in maniera piuttosto semplice cosa sono gli amminoacidi.
COSA SONO GLI AMMINOACIDI
Gli Amminoacidi sono i “mattoni” che compongono le proteine, ossia costituiscono la massa muscolare degli esseri viventi.
Ne sono stati isolati ben 23, ma solo 10 di questi sono amminoacidi essenziali per le carpe, dove il termine essenziali indica quelli che la carpa non riesce a sintetizzare da sé, ma deve assumerli attraverso la dieta quotidiana.
Secondo alcuni studi effettuati sulle carpe, la mancanza di questi amminoacidi essenziali comporta il blocco della crescita.
Direi che sono veramente essenziali.
Comunque, basta reinserirli per vedere le carpe tornare a crescere.
Volete sapere quali sono?
I 10 AMINOACIDI ESSENZIALI
Eccoli: arginina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina.
Dunque, basterebbe fornire delle proteine contenenti questi amminoacidi per costruire un’esca perfetta?
Non proprio.
COME TRATTARE GLI AMMINOACIDI
Una cosa fondamentale da sapere è che la loro assimilazione può essere bloccata quando questi reagiscono con altre molecole o vengono distrutti con la cottura.
Per questo motivo, bisognerebbe inserirli nelle boilies dopo averle cotte e asciugate.
In questo caso il liquido amminoacidico ha meno possibilità di reagire con gli altri elementi.
In pratica, le bagno con il liquido amminoacidico qualche giorno prima di pescare.
La boilies sarà impregnata di liquido che verrà rilasciato una volta entratto a contatto con l’acqua, in attesa di essere individuato dal sistema chemorecettivo delle carpe.
Magari, tra di voi, qualcuno avrà pensato: “ma io, per fare le boilies, uso farine proteiche che contengono già amminoacidi“.
E’ giustissimo, ma c’è un però.
Gli amminoacidi contenuti nelle farine, per essere percepiti dalle carpe, devono prima sciogliersi in acqua.
N.B. – Però i tempi di scioglimento variano a seconda del mix e delle farine leganti usate per costruire la boiles.
Per cui, una boiles di questo tipo è di per sé un’ottima fonte di cibo, ma è nel contesto poco attrattiva.
Ne faccio un problema di velocità di entrata in pesca dell’esca, certo, e non di qualità o nutrizione.
Quindi, prima riesco a disperdere gli amminoacidi in acqua, prima la mia esca verrà individuata e…mangiata dalla carpa.
Ecco perché, secondo il mio punto di vista, l’aggiunta di amminoacidi liquidi e solubili riveste un ruolo attrattivo, e non nutritivo, al pari di un flavours o di un olio essenziale.
Gli amminoacidi sono utili a tutti i carpisti, sia a coloro che realizzano le boiles da sé sia a coloro che le acquistano in negozio.
Aggiungendoli alle boiles aumenteremo l’attrazione e diminuiremo i tempi d’attesa di entrata pesca della pallina.
Tra l’altro, trovo personalmente più efficace aggiungere i liquidi aminoacidici su palline già rollate piuttosto che inserirli durante le fasi di rollatura e cottura.
Sono dell’idea (ma non ho riscontri scientifici) che gli aminoacidi non siano termostabili (resistenti alla cottura), per cui rischiamo di “rovinarli”.
Ripeto, non ho la certezza di quanto detto, ma aggiungendo liquidi su palline pronte, tendo ad escludere il problema.
In conclusione, potete usare i liquidi aminoacidici per bagnare le boilies, lo stick-mix, preparare sacchetti PVA o per ravvivare boilies secche.
Qualsiasi esca ne troverà beneficio.
Un ultimo consiglio: evitate di portarvi in pesca le confezioni da litro di aminoacidi: con il caldo e i raggi diretti del sole, il liquido potrebbe… rovinarsi (stesso discorso della cottura).
Travasatelo in contenitori più piccoli oppure usatelo tutto.
N.B. – Ti interessa sapere come la carpa localizza il cibo?
Leggi l’articolo dove parlo di “cosa induce la carpa ad aspirare la tua esca”. In questo parla anche della “chemorecezione” trattata in questo articolo (Clicca qui).
Oppure l’articolo dove parlo della “differenza tra boiles attrattive e boiles nutritive” – (Clicca qui)
Good Vibes!
Valentino D’Intino
Bravo Valentino, sto sperimentando una miscela di aminoacidi da bagnare il pellets, devo ancora provare su palline, volevo chiederti un consiglio, io uso il glicole propilenico x sciogliere gli aminoacidi, e una soluzione ottimale oppure hai qls dritta da darmi. Grazie e buon lavoro.
Ciao Omar, quando dici “sciogliere” intendi che hai aminoacidi in polvere oppure vuoi “allungare” la miscela di aminoacidi liquidi che ti sei creato?