Grazie a questo articolo ogni carpista sarà in grado di capire se i cappotti sono dovuti alla Sindrome di Calimero e come uscire dal vortice dell’insuccesso grazie ai “3 step logici“. Siete pronti a cambiare il vostro mind set? Cominciamo!
Non c’è storia. Quando c’è una novità in negozio, non riusciamo a trattenerci dal provarla.
“Che ne sai, magari hanno trovato la ricetta magica per delle boilies scaccia cappotto”
A volte siamo attratti dalle novità non per il fine ultimo di migliorare i nostri risultati in pesca, semplicemente è solo curiosità. Ma questa curiosità, tipica dell’essere umano, potrebbe penalizzarci per cui dovremmo cominciare a saperla gestire.
“Vale, mi stai dicendo che non dovrei più acquistare i nuovi prodotti che trovo in negozio?”
Assolutamente no. Sono io il primo a voler aprire una confezione di nuove boilies per assaggiarle. Ma dietro questa innocua curiosità, si cela il demone.
Adesso vi spiego cosa intendo.
Quando utilizziamo una nuova esca o una nuova tecnica, vogliamo subito dare il nostro parere, positivo o negativo che sia. Il verdetto, però, è quasi sempre scaturito dal primo utilizzo. Come quando conosciamo una nuova persona e la giudichiamo al primo sguardo.
Se i risultati sono positivi, va tutto bene. Ma quando i risultati tardano ad arrivare, non ci pensiamo due volte ad additare la novità come causa dell’insuccesso.
E questo, come potrebbe essere un male?
Quando inizia il vortice dell’insuccesso, inizia anche il walzer degli acquisti indiscriminati. In pratica, se non facciamo altro che provare prodotti nuovi di continuo, la probabilità di accumulare pessimi risultati è molto alta.
Questa situazione ci porta a dubitare di tutto, tranne che di noi stessi.
Infine, cerchiamo di ribaltare la situazione cambiando tecnica o prodotto, acquistiamo ossessivamente qualsiasi cosa potrebbe farci tornare a vincere. E’ un po’ come quando si perdono dei soldi al gioco e si vuol recuperare l’investimento con puntate sempre più alte e rischiose.
Alla fine si sbatte il grugno e ci si fa male. Per di più, ci difendiamo dall’insuccesso scaricando la responsabilità dei risultati.
Diventiamo delle vittime patologiche o, come viene definito in gergo tecnico, siamo vittime della Sindrome di Calimero.
Ora, non sono certo io a dover dire chi soffre o meno di questa sindrome, ma ognuno dovrebbe rendersene conto.
Un consiglio?
Chi ripete spesso le frasi “le ho provate tutte, ma non c’è stato niente da fare” oppure “non c’è verso, va tutto storto” probabilmente è un Calimero.
Il Calimero lo riconosci in pesca perché ha tanti prodotti con se, borse e borse di roba, ma non li sa usare. Sbuffa di continuo. Si dispera, si lamenta e incolpa chiunque del suo insuccesso, dal “buona pesca” del suo vicino di casa alla Luna in opposizione a Giove.
E allora che fare, arrendersi alla natura umana?
Assolutamente no. Chiunque può e deve migliorare, altrimenti le conseguenze potrebbero essere quelle classiche di un Calimero: abbandono dell’attività e rottura dei rapporti sociali con gli amici pescatori.
Non preoccupatevi, anche se vi rendete conto di essere dei Calimero, c’è un metodo per superare questa patologia e tornare a godersi la pesca.
Come?
Bisogna cambiare atteggiamento mentale. Bisogna accettare il fatto che qualsiasi novità, che sia un’esca o una nuova tecnica, necessita di studio e applicazione.
Anche il miglior carpista al mondo, di fronte alla novità, ha bisogno tempo per studiarla e capirne i vantaggi e aspetti negativi. Nessuno nasce imparato. Magari lui impiegherà meno tempo di noi a capirlo, ma la strada da percorrere è la stessa.
Non mi ritengo sicuramente il miglior carpista al mondo, ma voglio dirti come mi comporto io quando ho qualcosa di nuovo tra le mani. Questi passaggi ti aiuteranno ad aver fiducia in quello che fai, ma soprattutto ad aver fiducia in te stesso.
Facciamo un esempio pratico.
Ci viene consigliato di provare una nuova boilies.
Bene, ecco i 3 step logici che seguo e che potrebbero farti uscire dal circolo vizioso del vittimismo:
- Informati su come e dove va utilizzata. Qualsiasi boilies, ottima che voglia essere, è stata studiata per avere la massima resa in una situazione particolare. Nonostante l’azienda produttrice possa affermare “boilies studiata per l’inverno, ma ottima per tutto l’anno” sappiamo che avrà la sua massima resa in uno specifico periodo e in uno specifico ambiente. Inoltre, il suo rendimento sarà in relazione al modo in cui viene usata. Se la boilies, ad esempio, è molto colorata e costa relativamente poco, con tutta probabilità sarà stata progettata per pasturazioni abbondanti in grandi bacini. Ma noi la usiamo in piccoli laghetti pressati e con pesci sospettosi? Potrebbe andar bene, ma converrebbe usarla inizialmente per quello per cui è stata ideata. Queste importanti informazioni le dovete richiedere alle persone vicine all’Azienda produttrice (tipo i tester) o dal vostro negoziante di fiducia (sperando in persone competenti e sincere);
- La boilies è simile ad altre che già usiamo. Se riusciamo a fare delle analogie tra il nuovo prodotto e altri prodotti che già usiamo regolarmente, il nostro atteggiamento nei confronti della novità sarà sicuramente positivo. E un atteggiamento positivo è sinonimo di risultati. Per cui, non discostatevi molto da quello che già fate a meno di essere dei carpisti fortemente motivati;
- Pazienza. E’ la virtù che ci distingue dal resto del mondo, ma a volte lo dimentichiamo. Vedo sempre più spesso carpisti giudicare un prodotto dalla confezione, da un uso sporadico. Quando avete una novità tra le mani, dovete aver pazienza e provarla per molto tempo. Certo, ne deve valer la pena di perdere del tempo per quell’esca, ma potrebbe essere la vostra prossima “acchiappacarpe”. Che fate, non ci provate?
Bene, siamo arrivati alla fine dell’articolo. Ricapitolando, abbiamo compreso come l’atteggiamento pessimista e accusatorio porti alla sindrome di Calimero, una patologia che non si addice ad un bravo pescatore. Abbiamo capito che bisogna distaccarsi il prima possibile dal “Calimero” che è in noi così da tornare a godere della pesca e delle sue mille difficoltà. Infine, grazie ai 3 step logici, saremo in grado di “gestire” positivamente una novità, assumendoci le responsabilità degli insuccessi, e dei successi.
Come sempre, ragione e conoscenza sono le virtù che ogni carpista dovrebbe possedere, assieme a tanti kilogrammi di pazienza. Ecco perché ripeterò fino allo sfinimento che la pesca non è fatta di fortuna e che i risultati arrivano solo se c’è un forte impegno e passione.
Quello che posso fare io, inoltre, è aiutare chi ha poco tempo (impegni, famiglia, ecc) ad approfondire la conoscenza e consigliare nel modo giusto i miei clienti, per non farli cadere nel tranello del risultato facile e senza sforzo.
Per questo motivo ho creato il servizio PERSONAL SHOPPER, disponibile sul sito www.krakenstore.it
Mi aspetto molto da ognuno di voi.
Good Vibes!
Valentino
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