Esistono centinaia di aromi alla frutta e tutti, almeno una volta, sono riusciti ad ingannare una carpa. Ma qual è l’aroma fruttato che cattura di più?

Se pensiamo ad un aroma alla frutta, sicuramente il più famoso è il Tutti Frutti. Ma ce ne sono veramente di tutti i gusti e spesso mi sono chiesto come un aroma all’ananas potesse attrarre una carpa. Quante volte una carpa si è trovata un ananas sul fondo del lago? Per cui, com’è possibile che l’ananas sia attrattiva nei confronti di una carpa?

Questo dilemma mi è rimasto in testa per tanto tempo, amplificato dal fatto che l’aroma avesse indiscutibilmente una forte attrazione nei confronti delle carpe. Com’è possibile?

Così mi sono informato e ho scoperto che, in realtà, gli aromi fruttati che utilizziamo per pescare contengono una piccolissima parte di frutta (forse). La loro composizione è per la maggior parte fatta di aromi di varie sostanze che, combinati, ci danno l’impressione di annusare frutta. Queste sostanze sono poi disciolte in un diluente, tipo l’alcool, olio, glicole o altri…

Ecco che la nebbia comincia a diradarsi. Probabilmente la carpa non è attratta da quello che immagina il mio cervello, cioè frutta, ma dalle singole sostanze chimiche. Tutta un’altra storia!

L’aroma pera, così come quello fragola o tanti altri, contengono sostanze chimiche (spesso sono acidi) che stimolano il sistema “chemorecettivo” della carpa. Non necessariamente credo che la carpa associ direttamente l’aroma al cibo, ma questa analogia può essere prodotta. In che modo? Con la pasturazione.

pasturare lo spot

Infatti, quando pasturiamo un posto, non facciamo altro che dare tutto il tempo necessario alla carpa di mangiare una boilies e valutarne gli effetti. Ma se la boilies che utilizziamo per pasturare è “contraddistinta” da un aroma, quest’ultimo sarà come una sorta di “badge”. Ogni volta che la carpa viene a contatto con quel badge (quindi quell’aroma) sa di avere di fronte un cibo che conosce e che è adatto a lei.

Ma attenzione: potremmo avere anche l’effetto opposto.

La carpa potrebbe associare un aroma a palline che, in precedenza, le hanno dato problemi e che non è il caso di continuare a mangiare. Questo ci deve far comprendere che, nel caso di pre-pasturazione, è meglio utilizzare boilies di qualità.

Ma l’aroma rimane “attrattivo” per sempre? Il più delle volte no, perché la carpa potrebbe associarlo allo stress di una cattura e quindi, evitarlo. Ecco che un turnover continuo degli aromi potrebbe aggirare questo problema, fermo restando il mix di base della boilies. Semplicemente, cancelliamo e riscriviamo il badge.

Beh, detto così potrebbe non essere un problema, ma sono andato ancora più in profondità sull’argomento e le cose non sono poi così semplici. Sembra che la carpa riesca ad associare il pericolo al diluente dell’aroma e non all’aroma stesso. Questo è un problema. Si perché mentre esistono centinaia di aromi differenti, i diluenti sono pressappoco sempre quei soliti 3 o 4.

Questo ci porta a ragionare su due aspetti:

1) periodicamente dovremmo poter cambiare gli aromi che usiamo in un lago sulla base del diluente e non dell’aroma contenuto;

2) se la carpa decide di non ingerire un diluente a causa della pressione di pesca di altri pescatori, potremmo rimanere fregati anche noi.

Questo problema spiegherebbe perché alcune boilies sono tanto catturanti in alcuni laghi tanto quanto non lo sono in altri. Potrebbe dipendere dalle boilies utilizzate dagli altri carpisti.

Come possiamo “difenderci” da questo problema?

1) nel caso di esche commerciali, potremmo utilizzare liquidi attrattivi di diversi gusti messi assieme, cosi da “confondere” la carpa oppure lasciare le boilies preventivamente in ammollo per cercare di “cancellare” il badge;

2) nel caso di esche rollate in casa, potremmo evitare di utilizzare l’aroma nella nostra ricetta oppure sostituendolo con un olio essenziale.

Tornando al quesito iniziale “Qual è l’aroma fruttato che cattura più di tutti?” ora sappiamo che non c’è un vincitore, ma dipende dall’esperienza che ha la carpa nei confronti di quello che stiamo utilizzando.

Come spesso vi ho detto, i prodotti da pesca sono il mezzo per raggiungere un risultato e non il risultato stesso. Ciò che dobbiamo valutare è la tattica che abbiamo scelto di utilizzare e testare.

Per questo motivo consiglio sempre ai miei clienti di informarsi, tramite questo blog, delle abitudini e peculiarità della carpa. La conoscenza è l’unica arma che non fallisce mai!

 

Good Vibes

Valentino