Questa volta la RidgeMonkey ha superato se stessa. Da sempre produce accessori innovativi e geniali, ma questa volta ha letteralmente “stravolto” il settore tende da carpfishing, con un prodotto mai visto fin’ora in un negozio di pesca. Una tenda che ricorda molto, come mi hanno fatto notare, la OZ Tent. Ma non ne facciamo una colpa. Non è la prima volta che un prodotto di un altro “settore” viene traslato (e migliorato) nel carpfishing. Vogliamo parlare del Krusha di Korda???

Ma veniamo al dunque. I commenti, la maggior parte, sono stati rivolti all’ estetica della tenda. Ora, premesso che l’attrezzatura da carpfishing deve (anche) piacere, in pochi si sono concentrati sulle specifiche tecniche. Avete notato anche voi?

Il fatto è che se una tenda ha un ottimo telo, non ci bagniamo. Ma se una tenda è esteticamente diversa dalle altre, siamo dei “diversi” a gli occhi degli altri carpisti. La forma, il colore, insomma, l’aspetto esteriore sembra essere più importante della performance.

C’è una spiegazione logica alle critiche sull’aspetto di queste nuove tende, ed è nella nostra natura di acquirente. Ci sono persone, tante persone, che non amano il nuovo, il diverso, mentre c’è una piccola parte che si eccita a possedere un oggetto “strano”.

Anch’io non ho mai amato la tranquillità dello STANDARD. Ho sempre cercato l’introvabile. Sono stato sempre attratto dal possedere qualcosa di non comune. Per esempio, mentre spopolava il Commodore 64, io avevo l’Amstrad. Tutti sulle piste da sci, io fuori pista. Milioni di persone con il Nokia, io con il Mitsubishi. Tutti ad ingegneria, medicina, architettura… io a Geologia. Ho rotto le palle per avere la prima ADSL della via in cui abitavo. Ho cominciato ad innescare boilies quando in pochissimi lo facevano dalle mie parti e sono stato il primo dei miei conoscenti a provare il crossfit. Non ho mai dato molto peso a questa mia propensione per il raro, il poco conosciuto. Non immaginavo neanche ci fosse una parola per definire la mia natura.

Early adopter. Si, sono un utente precoce. Secondo Wikipedia, il termine early adopter indica “un utilizzatore di nuovi prodotti, di nuovi servizi o di nuove tecnologie subito prima della loro diffusione di massa.”

Ma sei io sono un early adoter, voi altri cosa siete? Voi con l’IPhone, che ordinate una margherita per non sbagliare, che andate in vacanza sempre nello stesso luogo o che utilizzate sempre la stessa minuteria da anni, per riportare il discorso nella pesca. Chi sareste? Sicuramente ora volete saperlo, vero?

Cominciamo nel dire che negli anni ’60 fu tracciata una curva di adozione dei nuovi prodotti basata sulla distribuzione nel tempo del numero di individui che iniziano a utilizzare una determinata innovazione.

La curva in questione è una Campana di Gauss. Questa curva viene usata per descrivere la distribuzione casuale di valori. E’ semplice da capire e molto usata nella vita reale.

Eccola qui:

  • 2,5% innovators, ossia coloro che sono letteralmente ossessionati dalle innovazioni
  • 14% early adopter, ossia coloro che utilizzano per primi un prodotto
  • 34% early majority, ossia coloro che investono relativamente presto in un nuovo prodotto
  • 34% late majority, cioè chi non acquista fino a che non è sicuro delle caratteristiche e dei vantaggi dei prodotti
  • 16% ritardatari,  chi acquista un prodotto solo perché non ha più scelta

Eccomi là, nella parte arancione, mentre la maggior parte delle persone si trova nella zona celeste e azzurra. Sono quelli che non vogliono essere diversi, quelli che si vestono a modo. Ci sono gli innovatori, coloro che anticipano i tempi, addirittura creano i prodotti se non ci sono. E poi i ritardatari, come quelli che sono passati a Windows 10 solo perché il 7 non viene più aggiornato.

Ognuno di voi è lì, sotto quella campana. Chi nella zona centrale, chi più a destra e chi più a sinistra, ma siamo tutti li.

Ora, dopo questa spiegazione sintetica della teoria della curva di adozione dei nuovi prodotti di E.M.Rogers, chi secondo voi dovrebbe acquistare una tenda RidgeMonkey? Chi può apprezzare qualcosa di diverso dalla classica tenda bivvy, dome o armadillo senza sentirsi un alieno?

Certamente, un early adopter. Ed è altrettanto ovvio che la maggioranza (early majority e late majority )  dei carpisti se ne starà lì a giudicare l’aspetto estetico della tenda, ignorando i dati tecnici e gli aspetti positivi.

Se poi volete far incazzare un early adopter, è facile. Quando la maggioranza utilizzerà quel prodotto, gli early adopter saranno costretti, per loro natura, a cercare qualcos’altro di innovativo. Saranno stati loro stessi ad aver influenzato la maggioranza, lodando il prodotto scelto. Probabilmente come io sto facendo con voi. E’ un processo immutabile, da sempre.

 

Good Vibes!

Valentino D’Intino