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In questo articolo parleremo di come le carpe sono in grado di percepire le scie di odore lasciate dalle loro compagne, un fattore che consente a questa specie di rimanere nelle vicinanze del branco. 

Inoltre, cercheremo di capire come sfruttare questo loro comportamento a nostro vantaggio. 

Secondo alcune osservazioni dirette, il muco che ricopre le carpe crea una sorta di scia di odore, che può essere percepita dagli altri esemplari

In pratica, come cani, le carpe sono in grado di individuare gli odori provenienti dagli individui della loro stessa specie.

Scopriamo come sfruttare a nostro vantaggio questo comportamento.

Sei pronto?

Partiamo.

Dopo una cattura avrai notato che l’odore del materassino, o della rete del guadino, è inconfondibile.

Ma da dove proviene?

Proviene dal muco che tutte le carpe hanno per proteggersi dai parassiti, ma in pochi sanno che quel muco veicola anche segnali della loro presenza.

Ti potrà sembrare strano, ma le carpe sono animali molto socievoli, vivono in branchi anche numerosi e si “guardano le spalle” durante l’alimentazione.

Il muco, evidentemente, ne attesta la loro presenza e veicola chissà quale altre informazioni. 

Non dovresti stupirti, visto che la carpa ha alle sue spalle milioni di anni di evoluzione.

Di certo, non sono nate ieri. 

Ora ti starai chiedendo perché ti sto parlando di quel fetido muco che odi tanto e che difficilmente riesci a togliere dalla tua attrezzatura. 

Ci arrivo subito.

COME USARE IL MUCO A NOSTRO VANTAGGIO

 Come sempre più spesso mi senti ripetere, la biologia della carpa e l’osservazione dell’ambiente sono due aspetti fondamentali dai quali partire per scegliere la migliore strategia di pesca.

 Ora che sai che le carpe rilasciano muco durante il loro vagare (sulla vegetazioni, sui tronchi, ecc), come possiamo sfruttare questo a nostro vantaggio?

 Grazie ai video girati sui fondali dei laghi, vediamo come spesso le carpe frequentano la zona di pastura, ma senza alimentarsi. 

In particolare, le prime carpe ad arrivare sullo spot non si alimentano e sono molto sospettose. 

Man mano che si susseguono le presenze, gli esemplari sono sempre meno diffidenti e iniziano così a mangiare, fino a che uno di loro non verrà allamato.

Con tutta probabilità la “presenza” di altri pesci passati in zona ha rassicurato le carpe che hanno approfittato del cibo lì presente.

Il muco, un odore familiare, le ha rassicurate. 

Interessante vero? 

Bene.

Ad esempio, potremmo favorire l’arrivo delle carpe aggiungendo alcune boilies molto visibili nella pastura, questo le attirerà subito e gli farà lasciare “involontariamente” la loro scia.

Mainline Boilies High Visual Mini Pop-ups 12 mm příchuť: Žlutý Pineapple Juice | MALL.CZQuest’ultima farà in modo che le carpe si fidino di quello spot.

Ci sono centinaia di strategie attuabili, in base al target che ci siamo prefissati (il pesce più grande, il maggior numero di pesci, ecc) e all’ambiente (presenza di altre specie, fondali, meteo, pressione di pesca, ecc.). 

Quale strategia sia la migliore, puoi saperlo solo tu.

L’IMPORTANZA DELLA BIOLOGIA

 La biologia della carpa è la sola informazione essenziale che ogni carpista deve conoscere.

 Che tu sia un carpista occasionale, uno stalker, un amante dei grandi laghi, non puoi pensare di andare lì fuori a buttare le lenze senza un minimo di conoscenza a riguardo.

 Tutti quelli che iniziano a praticare Carpfishing senza conoscere la carpa e l’ambiente dove vive finiscono per spendere migliaia di € in attrezzatura e smettere di pescare dopo un paio di anni.

Purtroppo, molti credono che basti avere la migliore attrezzatura per diventare un grande carpista.

Sono quelli che comprano impulsivamente esche e terminali, alla ricerca della boilies magica.

Sicuramente, conosci qualcuno che ha avuto un’esperienza simile ed ora non pesca più.

 Ma, dato che stai leggendo l’articolo, sei sicuramente di un’altra pasta.

 Capisco bene che non è facile reperire delle informazioni riguardanti la carpa, i suoi comportamenti, le sue esigenze e le tecniche per catturarla.

 Io stesso, nonostante con più vent’anni di pratica alle spalle, impiego molto tempo a scovare informazioni attendibili e di valore.

 Per questo motivo, voglio chiudere questo articolo con un consiglio: concentrati sulla pratica.

 La pratica non può essere acquistata in negozio, né trasmessa da persona a persona, ma bisogna “FARE

Lo so, può sembrare scontato, ma se vuoi padroneggiare questo sport, devi andare a pesca.

Solo in questo modo potrai migliorare la tua tecnica e crearti un tuo bagaglio culturale ed esperenziale.

 Nel frattempo, ti consiglio di continuare a seguire i miei canali come il gruppo facebook e questo Blog. In questi luoghi troverai le informazioni indispensabili per fare un salto di qualità.

N.B. – Se ti è piaciuto l’articolo, e vuoi approfondire la biologia della carpa, puoi leggere questi articoli:

  1. L’aroma è tuo nemico se lo scegli con il naso (Clicca qui);
  2. Cosa induce la carpa ad aspirare la tua esca (Clicca qui);
  3. Come funziona la vista della carpa (Clicca qui);
  4. Le carpe ci ascoltano? (Clicca qui);
  5. Perchè le carpe saltano? (Clicca qui);

 

Fanne buon uso.

 

Good Vibes

Valentino