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In questo articolo parleremo dei fattori che influenzano la vita della carpa, cosa valutare prima di scegliere una postazione e come le stagioni influenzano il modo in cui le carpe si alimentano.
Quante volte vi è capitato di andare a pesca e trovare la postazione occupata?
A me tante… Però ci sta, il lago è di tutti.
In questo caso, dobbiamo ripiegare altrove e ripensare completamente la nostra strategia.
In situazioni come questa avrete sicuramente pensato:
“E adesso dove mi metto? Posto più vicino alla macchina o più lontano e imboscato? Piccola ansa? Lago aperto? Buco nella vegetazione?”
N.B. – Generalmente, quando si sceglie la posta, lo si fa in base alla praticità, allo spazio a disposizione o per altri motivi, difficilmente nel processo di scelta si valutano le condizioni climatiche.
Non dico che sia sbagliato, piace anche a me stare comodo, ma questo modus operandi non è assolutamente corretto.
La decisione dovrebbe essere presa anche in base a quanto tempo abbiamo a disposizione.
La sessione dura più giorni:
Le condizioni climatiche si alternano favorendo il passaggio delle carpe anche nella nostra zona.
Sessione di poche ore:
Se peschiamo per poche ore dovremmo (poter) scegliere il posto dove, con maggior probabilità, le carpe sono già presenti.
Quando possiamo scegliere -alla fine- non è così male, ma se siamo costretti a pescare nell’unica postazione libera?
Ecco, questa è una di quelle situazioni “scomode” nelle quali dobbiamo restare tranquilli e dare il massimo.
In questo caso non possiamo fare altro che usare la “testa” e sfruttare al meglio lo spot che abbiamo a disposizione.
Le carpe sono lì dentro, non aspettano che i nostri inneschi per riempirsi la pancia, ma dobbiamo decidere dove lanciare.
Ma veniamo al dunque.
Se non l’avete ancora capito, oggi parleremo di:
I FATTORI CHE INFLUENZANO LA VITA DELLA CARPA
La carpa è strettamente legata a due fattori che ne condizionano l’esistenza.
Sto parlando del:
- VENTO;
- SOLE.
In che maniera?
Vento e sole modificano (direttamente e indirettamente) le concentrazioni di ossigeno in acqua, la temperatura, spostano le masse d’acqua e regolano la vita di piante e animali, perciò anche delle carpe.
Ci avete mai pensato?
Ci dimentichiamo spesso che le carpe si spostano alla ricerca delle condizioni “ottimali” per alimentarsi, per riprodursi, ecc.
Per cui, la conoscenza -anche minima- di come il vento e il sole modifichino i valori di temperatura e concentrazione d’ossigeno, è un “dettaglio” a nostro favore.
N.B. – Essere un bravo carpista vuol dire anche saper individuare dove si trova il pesce.
COME VENTO E SOLE INFLUENZANO LE CARPE NEI PICCOLI LAGHI
Premetto che le logiche dietro ai meccanismi di vento e sole sono simili in ogni ambiente acquatico.
Oltre alla teoria, poi, bisogna avere la capacità di saper percepire e interpretare dei “segnali” che l’ambiente circostante ci manda.
Ora vediamo di capire in quale punto del lago lanciare.
VENTO
Il vento letteralmente sposta il pesce verso la sponda sulla quale batte (nei periodi caldi), oppure il contrario (periodi freddi).
Una sponda battuta dal vento, nei mesi estivi, avrà una maggiore concentrazione di ossigeno e l’acqua tenderà ad essere più torbida: ed è lì che bisogna cercare di catturare una carpa.
In questa situazione è meglio lasciare la lenza non tesa (molle) così da non insospettire il pesce con le vibrazioni prodotte dal nylon.
Nei mesi invernali, al contrario, il vento freddo è il nostro peggior nemico.
Sfrutteremo le acque più profonde e quindi meno interessate dalle variazioni di temperatura, oppure le sponde sottovento.
Non è raro imbattersi in venti caldi durante la stagione invernale.
In questo caso, proveremo a sfruttare anche la sponda battuta dal vento per capire se le carpe stanno beneficiando del piccolo aumento di temperatura.
SOLE
Le carpe non riescono a produrre da sé il calore necessario a sopravvivere, per cui “inseguono il sole” per riscaldarsi e favorire la digestione.
Se, ad esempio, è presente un canneto battuto dal sole in autunno, inverno e primavera, io sceglierei quello come hotspot (sia che parliamo di canneto dell’altra sponda, sia che parliamo del sottoriva).
N.B. – Un piccolo accorgimento nella stagione più calda: un forte irraggiamento solare provoca una diminuzione della quantità di ossigeno in acqua per cui è meglio optare per le zone ombrose, che sono più fresche e, quindi, più ossigenate.
COME VARIA LA TEMPERATURA SU TUTTA LA COLONNA D’ACQUA (dal fondo alla superficie)
Vorrei fare una precisazione sull’irraggiamento solare.
Se consideriamo una colonna d’acqua – partendo dalla superficie – lo strato più caldo non è quello superficiale, bensì quello sotto di esso.
Infatti, l’acqua in superficie è meno calda perché scambia calore con l’esterno ed è soggetta ai venti.
Le carpe spesso e volentieri stazionano mezzo metro dalla superficie, a nostra – sciagurata – insaputa.
In queste occasioni, a volte, gli occhiali polarizzati possono aiutarci a individuarle.
Purtroppo, molti carpisti si concentrano solo sulla cattura prestando poca attenzione nei confronti dell’ambiente che li circonda.
ESEMPIO E RIFLESSIONE
Ok, proviamo ad analizzare una situazione tipo.
Poniamo il caso di avere uno spot con canneto frontale e uno laterale.
Se siamo in Agosto e il vento soffia in direzione del canneto laterale, sceglierò questo spot per provare a pizzicare una carpa.
Se invece è Dicembre e il vento è freddo (Tramontana) allora punterò sul canneto frontale, più riparato.
Questo esempio è importante per un motivo.
Ora ti faccio una domanda:
Secondo te, i punti dove la carpa si alimenta in estate saranno gli stessi dove questa si alimenterà in inverno?
Prima di rispondere lascia che ti dica una cosa.
Mi è capitato di parlare con carpisti che, in pieno inverno, pescano nei punti dove hanno già catturato nella stagione estiva.
(Questo perché l’uomo è portato a procrastinare e non cambiare).
Non c’è nulla che ci faccia sentire più sicuri se non pescare nella stessa postazione dove abbiamo già pescato con successo: fidatevi se vi dico che state sbagliando alla grande.
Le carpe vanno “inseguite”, perché – a seconda delle diverse stagioni – cambiano le condizioni climatiche e la disponibilità di cibo.
Di conseguenza, le carpe modificano il modo in cui si alimentano.
Per concludere, ricordiamoci sempre che le carpe scelgono la porzione (o strato) d’acqua dove sostare, e in quella zona cercano cibo.
Difficilmente, se si trovano in superficie e noi stiamo pescando sul fondo, esse scenderanno.
Semplicemente si sposteranno quando varieranno le condizioni ambientali e il fondo del lago diventerà la zona ottimale in cui vivere.
Le carpe potrebbero spostarsi dopo un’ora, dopo una giornata o dopo più giorni.
Ecco perché è inutile incaponirsi in un punto solo perché “lì ci ho sempre fatto le carpe“.
REGOLA D’ORO – Prima di lanciare, spendiamo 15 minuti del nostro tempo per osservare il lago, capire il contesto e regolarci di conseguenza.
Tra l’altro, potremmo essere anche molto fortunati nel vedere una pinna, delle bollicine, un salto… ecco, quelli sarebbero i 15 minuti spesi meglio della giornata.
Se vi è piaciuto l’articolo, e volete approfondire la biologia della carpa, potete leggere questi articoli:
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- Cosa induce la carpa ad aspirare la tua esca (Clicca qui);
- Come funziona la vista della carpa (Clicca qui);
- Le carpe ci ascoltano? (Clicca qui);
- Perchè le carpe saltano? (Clicca qui);
Fatene buon uso.
Good Vibes!
Valentino D’Intino